Gentile Redazione,

vi scrivo per avere lumi in un panorama alquanto confuso e ricco di controsensi. Desidero una bicicletta artigianale, fatta su misura. Attualmente ho una Serotta Classique Ti in titanio. Tre sarebbero i "sarti" che avrei individuato: Pegoretti, Bertoletti e Zullo. Se ne avete altri da consigliare...

Mi piacerebbe una bicicletta a geometria tradizionale, bella, essenziale, minimalista e senza fronzoli, non estrema, molto vicina ad alcune proposte di bici in acciaio dell'americana Independent Fabrication. A questo punto si pone la domanda: il telaio con saldature a Tig o a congiunzioni? Una forcella in acciaio (meravigliose quelle realizzate dai tre artigiani citati sopra) aumenterebbe di così tanto il peso (fattore che non intendo trascurare) complessivo della bici? Quale telaio dunque? Per quanto riguarda tutto il resto, pensando soprattutto a ruote e gruppo, cosa mi consigliereste di montare su un telaio del genere per restare complessivamente (telaio e componenti) sotto i 4.000 € e con un peso sotto i 7,5 kg?

Lettera firmata

Egregio Lettore,

complimenti per la sua passione e competenza in materia di telai, è un piacere ricevere lettere come la sua, a quanto sembra sulla Terra c’è ancora qualche vero appassionato di ciclismo. Tutte le sue domande e dubbi, vanno riassunte in un’unica domanda, che bici in acciaio voglio? Ne voglio una classica, anche rinunciando a qualche cosa in termini di peso e rigidità, ma che si distingua in modo netto dal resto delle bici terrene o una moderna, con prestazioni ottime ed in molti casi superiori a tanti telai oggi di moda (anche top gamma in carbonio), rinunciando ad un po’ di originalità estetica? Credo che nella parte finale della sua lettera ci sia già la risposta al suo quesito. Veniamo agli aspetti tecnici. Le congiunzioni e le forcelle in acciaio non possono che affascinare chi ama la bella tecnica ciclistica, purtroppo, l’evoluzione tecnologica, non le ha rese più cosi competitive nella realizzazione di un telaio che voglia rimanere al passo con i tempi in termini di peso e rigidità. Le congiunzioni accrescono il peso del telaio di circa 300 grammi, un valore indicativo perché entrano in gioco diversi fattori tecnici, come la realizzazione e la lunghezza delle stesse congiunzioni, mentre una forcella in acciaio accresce il peso di almeno altri 300 grammi, anche in questo caso si tratta di un valore indicativo perché si dovrebbero confrontare esattamente le due forcelle. In quest’ultimo caso, a titolo di esempio, le faccio notare come molte forcelle in carbonio/alluminio, adottate su prestigiose bici, abbiano nella realtà un peso del tutto equivalente ad un’ottima forcella in acciaio; la stessa similitudine la possiamo ritrovare anche nei telai. Quindi nel suo caso sarebbe preferibile un telaio in acciaio saldato al tig, con una buona forcella full carbon, (con serie di sterzo tradizionale, mi sembra superfluo ricordarlo a Lei). Riguardo gli artigiani è difficile scegliere, sono tutti e tre bravi, un telaio Pegoretti è sempre presente negli stand di Columbus Tubi, come esempio di utilizzo dei tubi Columbus. Su di un telaio artigianale Made in Italy, io metterei un Campagnolo Record e ruote Campagnolo Shamal Ultra per tubolare. Per i componenti, reggisella, attacco e piega, veda Lei; gli ottimi 3T, nella versione Team, hanno buoni prezzi ed alta qualità, oppure Deda Elementi per rientrare nel budget (in questo caso ottima la linea Deda Zero100 e la linea 3T Pro). Per la sella (altro aspetto molto personale) chiuderei con un prodotto italiano, Selle Italia, per il prezzo non esoso, oppure San Marco, magari più costose ma di maggiore qualità e peso inferiore. Ancor più costose le selle Prologo. Il difficile è rientrare nel rapporto budget/peso che si è imposto, molto dipende dal costo del telaio, che ho paura potrebbe giungere ad assorbire gran parte della somma preventivata.